È morto ieri a 84 anni a New York, Christo Vladimirov Javacheff, più noto solo con il primo nome. Nato in Bulgaria il 13 giugno 1935, è stato un esponente eccellente della Land Art. Ma soprattutto era conosciuto in Italia per l’opera ‘The Floating Piers’ sul Lago d’Iseo. Quattro anni fa aveva permesso ad oltre 1 milione di persone di camminare letteralmente sull’acqua.

Il suo prossimo progetto sarebbe stato quello di ‘nascondere’ l’Arco di Trionfo a Parigi. Un progetto rinviato per la pandemia e riprogrammato all’autunno 2021. Diventerà così la sua ultima opera anche se postuma, dopo il decesso avvenuto per cause naturali.

Christo in Italia aveva lavorato molto e la sua ultima opera era stata un capolavoro già nell’idea di fondo. The Floating Piers, il molo galleggiante sul Lago d’Iseo nel 2016 che realizzava il sogno di tutti, camminare sulle acque. In tutto l’opera è stata calpestata da 1 milione e 300 mila persone in tre settimane.

Erano 70.000 metri quadri di tessuto, sostenuti da un sistema modulare di pontili galleggianti formato da 200.000 cubi in polietilene ad alta densità. Montato a pelo d’acqua, si sviluppava per 4,5 chilometri totali da Sulzano fino all’isola di San Paolo. Il tutto per un costo pari a circa 15 milioni di euro, interamente autofinanziati con la vendita di altre opere.

“Questo progetto -aveva raccontato allora – è partito nei primi anni ’70. Abbiamo cominciato a provare a fare camminare le persone sull’acqua. Ora siamo qui e finalmente abbiamo realizzato questa opera”.