Lo aveva già annunciato il sottosegretario molteni ai nostri microfoni durante una visita a Brescia a inizio aprile: “a fine maggio il taser potrà essere messo a disposizione della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza”. E così è stato.

La nuova settimana ha portato in dote anche a Brescia il taser, o meglio pistola a impulsi elettrici intesa non come un’arma per offendere, ma come strumento di deterrenza.

Il concetto è semplice: invece che i proiettili, vengono lanciati contro il bersaglio due elettrodi collegati con dei fili alla pistola. Quando l’obiettivo è colpito dai piccoli elettrodi viene rilasciata una scarica elettrica che immobilizza il bersaglio facendolo cadere a terra.

Come più volte sottolineato anche a Molteni però, nella maggior parte dei casi non si arriva nemmeno a premere il grilletti poiché solo minacciarne l’utilizzo fa desistere il malvivente dall’azione criminale.