“Le nuove leggi sull’immigrazione sono peggiori delle precedenti perché creeranno più clandestini e maggiori problemi di controllo degli extracomunitari nel nostro paese e di conseguenza maggiori problemi di sicurezza”.
Come dire, di male in peggio. E a dirlo non è l’opposizione politica al Governo ma il Presidente della Corte d’Appello di Brescia, Claudio Castelli, nel suo intervento all’inaugurazione dell’anno giudiziario 2019 a Brescia.
Le parole del presidente Castelli, sul Decreto sicurezza, sono chiare “Produce clandestinità che è criminogena”.

“Il sistema che abbiamo creato per gestire l’immigrazione non funziona – ha detto il magistrato – Non funzionava prima perché il sistema delle Commissioni territoriali, con i tempi che si erano dilatati, produceva alla lunga clandestini”, ha spiegato Castelli. Che sul decreto sicurezza ha poi aggiunto: “L’attuale situazione con la modifica normativa recentemente adottata è molto peggiore perché l’abolizione degli Sprar vorrà semplicemente negare a decine di migliaia di persone i diritti fondamentali della sicurezza e del controllo del territorio perché si perderà contatto con decine di migliaia di persone che non avranno scelta diversa dalla clandestinità”.
E sulla stessa lunghezza d’onda del magistrato bresciano si sono espressi anche il Procuratore Generale di Palermo, Roberto Scarpinato, per il quale il Dl sicurezza “crea nuovi reati che ingolfano i tribunali”e il Procuratore Generale del Piemonte Francesco Saluzzo, per il quale “si sta affievolendo la cultura dei diritti e del diritto”.