Si è concluso con 3 patteggiamenti e una condanna a due anni e otto mesi il processo a carico di 4 persone delle quali tre residenti nella Provincia di Brescia. L’accusa è quella di detenzione e vendita di armi da guerra.

Armi perfettamente funzionanti che uno dei 4 imputati aveva cercato di vendere a un poliziotto in borghese che girava incuriosito tra i mercatini di Roncadelle. Una volta avvicinato dal venditore, l’agente ha fatto finta di essere un infermiere e nel mentre acquisiva il materiale necessario per agire. Dopo aver fissato un appuntamento nel quale un altro carabinieri si è finto medico gli agenti sono riusciti ad arrestare il venditore in flagranza di reato.

L’indagine poi si estese a macchia d’olio e fu possibile risalire ad altre tre persone, una delle quali residente a Novara. I carabinieri hanno sequestrato un vero e proprio arsenale da guerra: mitragliatrici,  fucili mitragliatori M.A.B., pistole, e una quantità enorme di munizioni.

La merce sequestrata verrà prima resa inoffensiva e poi esposta al Museo della Seconda Guerra Mondiale a Felonica, in provincia di Mantova.