A Monaco di Baviera si è riunita l’Automotive Regions Alliance (Ara), che oggi conta 40 Regioni europee con un peso pari a quasi metà del Pil continentale. L’assemblea, presieduta dall’assessore lombardo allo Sviluppo economico Guido Guidesi, si è svolta in occasione del Salone dell’Auto (IAA Mobility) e ha portato alla firma di un nuovo Manifesto comune.

Tra le priorità ribadite: il principio di neutralità tecnologica, ovvero la possibilità di affiancare all’elettrico anche carburanti alternativi come i biocarburanti. “O si cambiano le regole – ha dichiarato Guidesi – oppure lasceremo ai costruttori cinesi il monopolio e l’Europa si troverà a gestire milioni di disoccupati. Con il ‘solo elettrico’ raggiungeremo gli obiettivi ambientali al prezzo della desertificazione industriale”.

Il documento approvato tocca anche altri punti chiave: il riconoscimento del valore culturale delle auto storiche, la centralità del calcolo delle emissioni sull’intero ciclo di vita (LCA) e la richiesta di maggiori investimenti europei in innovazione, biomateriali e produzione circolare.

Durissima invece la presa di posizione contro l’esclusione di Ara dal vertice di Bruxelles del 12 settembre, convocato dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen con i principali attori del settore auto. “Un pessimo segnale – sottolinea il Manifesto – che priva le Regioni della possibilità di rappresentare adeguatamente le istanze dei territori”.

Un messaggio forte che parte da Monaco, con la Lombardia in prima fila, per difendere l’automotive europeo in una fase cruciale di transizione.

L’intervento di Guidesi