Resistenza a pubblico ufficiale e turbamento delle funzioni religiose. Sono questi i due reati ai quali doveva rispondere Mohamed Esslham, 35enne marocchino che nella notte di Natale a Maclodio entrò in chiesa gridando “Allah Akbar”.

L’imputato è stato condannato a un anno e due mesi di carcere per il primo reato e il giudice durante l’udienza di ieri ha firmato il via libera all’allontanamento del 35enne dal nostro Paese. L’espulsione verrà eseguita oggi dalla Questura.

L’uomo, dopo essere stato allontanato dalla chiesa da alcuni giovani, si nascose dietro un cespuglio vicino all’oratorio, ma venne poi trovato da un poliziotto in borghese della Questura di Brescia che nonostante la resistenza dell’uomo riuscì a bloccarlo e arrestarlo. Nella precedente udienza l’imputato aveva negato ogni responsabilità.