Il Black Friday continua a crescere e a Brescia si conferma un appuntamento capace di muovere numeri importanti. Per l’edizione del 2025, in programma il 28 novembre, l’85% dei consumatori si dice intenzionato ad acquistare e il budget medio sale a 249 euro, con un incremento del 6% rispetto allo scorso anno. È la fotografia del sondaggio Confesercenti–Ipsos, che stima un giro d’affari nazionale da 4 miliardi di euro.
Le promozioni anticipate, partite già a fine ottobre, hanno generato una prima ondata di consumi: il 27% ha già fatto più acquisti, un altro 27% una sola volta, mentre quasi la metà aspetta ancora. Sette persone su dieci useranno il Black Friday per anticipare almeno un regalo di Natale. Ma il dato più evidente è la natura sempre più multicanale dello shopping: chi compra passa ormai da due o più canali, tra eCommerce, negozi fisici e shop online indipendenti.
Sul fronte digitale, gli acquisti online dovrebbero arrivare al 68%, con le grandi piattaforme che da sole ne assorbiranno oltre la metà. Crescono anche i marketplace low-cost: secondo Confesercenti, nel solo mese di novembre potrebbero movimentare più di 4,5 milioni di pacchi di scarso valore. Gli shop dei produttori e i negozi online indipendenti pesano per il 22%. I negozi fisici, grazie anche al coinvolgimento di oltre 3mila attività bresciane, manterranno una quota superiore al 32%.
Quanto alle preferenze, la moda passa in testa con il 48% delle intenzioni d’acquisto, superando elettronica e informatica. Seguono cura della persona, elettrodomestici, libri, giocattoli e articoli per la casa, in un ventaglio sempre più ampio di categorie.
“Il Black Friday è ormai il secondo appuntamento promozionale dell’anno, dopo i saldi invernali”, osserva Barbara Quaresmini, presidente di Confesercenti della Lombardia Orientale. Sottolinea però un forte squilibrio competitivo: l’eCommerce, soprattutto nelle grandi piattaforme, può contare su condizioni difficili da sostenere per i negozi fisici e i piccoli shop online, a partire da margini e logistica. La crescita del low-cost extra-UE, aggiunge, “richiede regole più eque”. L’imposta da due euro introdotta dalla manovra va nella direzione di un primo riequilibrio, “ma serve una strategia più ampia”, afferma Quaresmini, indicando tra le priorità rigenerazione urbana, tutela dell’occupazione e servizi di prossimità.
Un fenomeno, quello del Black Friday, che continua a offrire opportunità ma che, senza correttivi, rischia di accentuare la fragilità del commercio tradizionale.

















































