Brescia Calcio: esordio in chiaroscuro. Ci si aspettava di più…

Diciamoci la verità: ci si aspettava molto di più dal debutto del Brescia in campionato. Le aspettative di un pre-campionato contraddistinto da ben 14 nuovi acqusti dei quali cinque di estremo valore per la cadetteria avevano alzato, sin dall’inizio, l’asticella nei pensieri e nell’animo dei tanti tifosi biancoazzurri. Quella di David Suazo è apparso ancora un Brescia da cantiere aperto, una squadra ancora alla ricerca della sua vera identità. Un gruppo ancora da amalgamare nonostante i buoni propositi espressi durante il periodo di allenamenti pre-stagionali. Ma si sa, il calcio d’agosto è spesso fine a se stesso: quello che conta è il campionato. Contro il Perugia è arrivato solo un punto. Un pareggio con tanto rammarico per un finale amaro, amarissimo. L’errore di Curcio sulla rimessa laterale, quello macroscopico di Bisoli sul rigore di Vido. Espedienti che serviranno certamente a crescere ma che pongono l’attenzione su aspetti da non sottovalutare. Primo tra tutti le difficoltà di gioco con Tremolada mai veramente in partita ed in difficoltà nel trovare la posizione. Senza la sua assistenza sterile è stata la prestazione di Donnarumma con Ferrari prima e Morosini poi a non incidere. Male, malissimo Gastaldello. La sua follia è costata un uomo in meno. Ma c’è di più ed è lecito domandarsi perchè un uomo della sua esperienza sia caduto in un gesto di pura follia sportiva. Pressioni, difficoltà? Suazo dovrà analizzare. Le note positive tuttavia non mancano. Romagnoli in difesa è parso un vero e proprio pilastro. Tonali già leader della mediana. C’è da crescere, migliorare e calarsi nella realtà di un campionato difficile. Le prime risposte nella delicata trasferta di La Spezia sabato.