“Mi sembra più che giusto – ha detto la coordinatrice del Gruppo Sanità bresciano di Azione, Monica Lippa – che le conseguenze della scelta scellerata ed egoista di non vaccinarsi da parte di una minoranza non tengano in ostaggio l’intera popolazione e che, dunque, in un’ottica di contenimento della circolazione del virus al fine di evitarci il peggio, venga da subito istituito un lockdown mirato che limiti le uscite di casa dei no vax (ovviamente tamponati) per le sole ragioni di lavoro, rifornimento alimentare o altri motivi essenziali”.

È il tema di questi giorni: i governatori regionali chiedono al Governo delle restrizioni per i no vax, sul modello austriaco – ma ormai anche tedesco (almeno in Baviera) e olandese – . Tra le varie proposte arrivate, prima un lockdown per i non vaccinati e poi l’ipotesi di una super green pass per chi si è vaccinato, nelle prossime ore si dovrebbe trovare una quadra tra Governo e Regioni.

In sostanza si tratterebbe di “adattare” il green pass con la “regola di validità dei “2G” (green pass solo ai vaccinati con ciclo completo, oppure green pass ai guariti dal Covid da non oltre sei mesi).

A tal proposito, il gruppo bresciano di ‘Azione’ ha preso posizione analizzando le varie misure prese nei paesi europei già citati. Innanzitutto per scongiurare un nuovo periodo di chiusure generalizzate (che porterebbe a pesanti conseguenze economiche e sociali), e in seguito per evitare che le scelte di una minoranza (i no vax) ricadano anche su chi si è vaccinato.

“Se non si vuole ancora arrivare a stabilire l’obbligo vaccinale, – ha aggiunto Monica Lippa – la richiesta dei Governatori è oltremodo sensata laddove si osservino i dati degli altri Paesi e si vogliano evitare per i prossimi mesi misure estreme quali il lockdown generalizzato, che comporta pesanti conseguenze economiche e sociali per l’intera collettività, o protocolli sanitari che riservino una quota massima di ricoveri ai no-vax tale da non compromettere il diritto alla salute e alle cure dei soggetti vaccinati o di quelli esentati dalla campagna di vaccinazione”.