“L’economia italiana nel mese di dicembre conferma la straordinaria resilienza della sua manifattura”. Lo ha dichiarato in una nota il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta.

“L’indice Pmi manifatturiero – ha spiegato Brunetta – che misura le previsioni di vendita dei beni e dei servizi di questo comparto, pubblicato oggi dalla società Ihs Markit, relativo al mese di dicembre, si attesta per il diciottesimo mese consecutivo in territorio di espansione, a quota 62, ben oltre il 50, che è lo spartiacque tra l’espansione e la contrazione. Inoltre il quarto trimestre del 2021 ha registrato la media più alta dall’inizio della raccolta dati, nel 1997”.

Secondo Ihs Markit, in particolare, “la crescita della produzione e dei nuovi ordini è rimasta vicina ai valori record dell’indagine ed è andata di pari passo con una forte espansione dei livelli occupazionali a causa dell’ottimo andamento degli ordini e delle commesse delle imprese italiane”, ha proseguito il ministro.

“In attesa della pubblicazione del dato dell’Istat di fine gennaio, relativo alla crescita del Pil del quarto trimestre del 2021 – ha detto ancora Brunetta – le evidenze che arrivano dalla nostra manifattura certificano, ancora una volta, come l’azione del governo in merito al piano di vaccinazioni e all’introduzione del super Green pass sia stata vincente, e abbia permesso al nostro sistema economico di soddisfare la crescente domanda di beni e di servizi”.

“Tutto questo lascia ben sperare anche per il 2022, contando anche sui primi segnali di raffreddamento dell’inflazione dal lato dell’offerta e su un migliore incontro tra domanda e offerta nel mercato del lavoro, una condizione che contribuirebbe ad accrescere ulteriormente il nostro potenziale di crescita – ha continuato il ministro – Questi dati rafforzano la previsione di crescita del Pil per il 2021 al +6,3% e, anzi, potrebbero portarci in dono qualche ulteriore decimale: magari potremmo registrare una crescita della nostra economia al +6,4/6,5%”.

“La linea fin qui seguita dal governo ha consentito il massimo livello di apertura delle attività economiche, sociali e culturali con il massimo livello di sicurezza sanitaria – ha concluso Brunetta – Questa strategia si sta rivelando sempre di più il key driver dell’ottima performance economica del nostro Paese”.

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