“Stiamo protestando da quattro mesi e non abbiamo ancora avuto una risposta positiva”. Questa è la dura costatazione di Davide Bertolassi, Rsu di Brescia Trasporti che quest’oggi in occasione dello sciopero nazionale ha organizzato un sit-in in piazza Duomo.

Le richieste sono sempre le stesse, quelle già avanzate alcune settimane fa durante un altro presidio tenutosi davanti alla sede dell’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale di Brescia: un milgioramento delle condizioni di lavoro e un aumento degli stipendi.

“Ormai siamo al limite dell’invivibile – continua Bertolassi – A 1.100 euro al mese lavorare sette giorni su sette, compresi sato e domenica, dalle 4 di mattina all’una di notte non si trovano più autisti”.

Il rappresentante sindacale pone poi l’accento sulla situazione covid e assenze, che a suo dire sono una problematica endemica e non solo riconducibile ai contagi o alle quarantene del momento: “Vogliamo anche ribadire il fatto che nessuno vuole nascondere i contagi che ci sono e sono anche tanti, ma la nostra carenza di organico non è solo dovuta solo al covid perché è una mancanza che viene da lontano. Non è sopportabile sentire che vengono a dirci che manca il personale solo per le assenze covid, c’è una carenza strutturale”.