Doccia fredda per la Loggia e per Brescia. La gara per la bonifica del Sin Caffaro è da rifare. L’unica azienda rimasta in gara è stata esclusa. La notizia è stata data dallo stesso Commissario Straordinario del Sin Caffaro, Mario Nova.

In un incontro con i giornalisti il Commissario ha ripercorso le tappe che hanno portato la Commissione incaricata di valutare ed assegnare i lavori di bonifica.

Otto erano state le aziende interessate ai lavori di bonifica ma solo una aveva formulato l’offerta. Un’offerta economica però con una “nota accompagnativa nella quale erano espresse riserve non previste dal disciplinare di gara e dalla legislazione in materia”.

A nulla sono serviti gli sforzi de Commissario Straordinario con richieste di delucidazioni all’azienda e parere all’Avvocatura di Stato che ha espresso parere negativo sull’ammissibilità dell’azienda.

Ora tutto è da rifare con un nuovo progetto, una nuova gara che, se tutto dovesse andare per il verso giusto potrebbe essere indetta intorno a giugno 2023.

Ma soprattutto ora si apre la possibilità di una bonifica a “step” o a “fasi” andando a individuare le priorità come la demolizione degli edifici esistenti e degli impianti con la bonifica dei punti di maggior generazione di inquinamento . 

20 milioni di euro

Per il progetto di bonifica, così come era previsto in questa gara servono almeno altri 15/20 milioni di euro da aggiungere ai 62 stanziati.

Ministero dell’ambiente non disponibile

Per i nuovi fondi, al momento dal Ministero dell’ambiente non sono arrivate aperture.