La situazione nelle carceri italiane è sempre più critica e, non è una novità, Brescia è tra le realtà più colpite. Il carcere di Canton Mombello registra un tasso di affollamento del 201%, uno dei più alti a livello nazionale. A riportarlo è l’ultimo dossier dell’associazione Antigone, intitolato “Senza respiro”, i cui dati sono stati diffusi oggi e ripresi dall’agenzia Agi.
Secondo il rapporto, al 30 aprile 2025 i detenuti nelle carceri italiane erano 62.445, a fronte di una capienza regolamentare di 51.280 posti. Un numero che già di per sé porta il tasso ufficiale di affollamento al 121,8%, ma la situazione è ancora più grave se si considerano i circa 4.500 posti non disponibili per inagibilità o ristrutturazioni: il tasso reale salirebbe così ad almeno il 133%.
A livello nazionale, solo 36 istituti su 189 non risultano sovraffollati, mentre 58 carceri presentano un tasso pari o superiore al 150%. È un peggioramento rispetto alle 39 del marzo 2023.
Tra le strutture più in emergenza, oltre a Brescia, figurano San Vittore (220%), Foggia (212%), Lucca (205%), Varese (196%), Potenza (193%) e Taranto (190%). Canton Mombello, con i suoi numeri, si conferma così tra le strutture penitenziarie più sotto pressione d’Italia, con pesanti ripercussioni sia per i detenuti che per il personale.
Il rapporto Antigone evidenzia inoltre come, rispetto a due anni fa, la capienza effettiva delle carceri italiane sia diminuita di circa 900 posti, mentre i detenuti sono aumentati di oltre 5.000 unità, aggravando ulteriormente una situazione già di fatto compromessa.
Un quadro che, ancora una volta, pone l’attenzione sulla necessità di interventi strutturali e urgenti per affrontare l’emergenza cronica del sovraffollamento.