Il caos scuola non conosce fine. Come riporta BresciaOggi, moltissime scuole sono ancora alle prese con la chiamata dei supplenti annuali, dei prof e del personale non docente, questo perché non tutti i posti disponibili sono stati assegnati col sistema sperimentale centralizzato dell’Itis Castelli.

Vuol dire che ci sono classi con ore scoperte da affidare ad altri docenti, con un orario provvisorio, oppure usare i supplenti dei supplenti finché non viene trovato l’avente diritto. Le segreterie preparano l’elenco dei nominativi, che tramite il Sid vengono intercettati, non più di 50 alla volta.

Dopo 48 ore di tempo per accettare o meno, la scuola li metterà in fila per indicare quelli con maggior punteggio. Situazione particolarmente delicata nel sostegno, perché l’assenza o il ricambio di questo tipo di insegnante non è cosa da poco e trovare chi svolge questo compito è un’impresa.

Sono infatti 285 posti vuoti in totale. Ma la stessa cosa succede per le cattedre di altre materie, che non sono completamente coperte se non nelle scuole elementari. Quello che fa impressione, è che il complesso della classe docente bresciana è di circa 12mila unità e all’inizio dell’anno quasi 3000 posti erano privi di titolare, da offrire a precari provenienti da ogni dove.