Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto con gli aiuti per Ischia, colpita nei giorni scorsi da una frana che ha spazzato via Casamicciola e ha provocato 11 morti. Il testo prevede la sospensione dei termini relativi agli adempimenti e versamenti tributari, contributivi o di pagamento delle cartelle di pagamento per i residenti delle zone colpite fino al 30 giugno 2023; la sospensione, fino al 31 dicembre 2022, dei termini processuali e dei giudizi civili e penali presso il Tribunale di Ischia o di altri Tribunali nel caso in cui la parte o il difensore siano residenti nella zona colpita dall’evento alluvionale; la medesima sospensione, fino al 31 dicembre 2022, per i giudizi amministrativi, contabili, tributari e militari; la proroga al 31 dicembre 2023 del termine per la cessazione della Sezione distaccata insulare di Ischia, attualmente fissata al 31 dicembre 2022

Nella riunione a Palazzo Chigi, il Consiglio ha anche dato luce verde al decreto che proroga, fino al 31 dicembre 2023, l’autorizzazione all’invio di armi all’Ucraina.

Inoltre, il Cdm ha dato il via libera al decreto legge che realizza misure a tutela dell’interesse nazionale nei settori produttivi strategici. Il provvedimento si compone di due parti. L’articolo 1 interviene nel settore degli idrocarburi i al fine di assicurare continuità produttiva e la sicurezza degli approvvigionamenti e attraverso le procedure di amministrazione temporanea. Il secondo riguarda le misure compensative che si possono attivare a sostegno delle imprese destinatarie delle misure di golden power, ove le stesse ne facciano richiesta.

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime “soddisfazione per l’approvazione in Consiglio dei ministri di un decreto legge a tutela dell’interesse nazionale nei settori produttivi strategici”.

“Una norma – riferisce una nota di palazzo Chigi – con la quale il governo interviene, tra l’altro, per garantire la continuità del lavoro nella raffineria Isab di Priolo che impiega con l’indotto circa 10 mila persone. Scopo dell’intervento d’urgenza è tutelare al tempo stesso un nodo energetico strategico nazionale e i livelli occupazionali così significativi per la Sicilia e l’intera Nazione”.