Quello che ci siamo lasciati alle spalle è stato uno degli inverni più siccitori a memoria d’uomo. Oltre alle ripercussioni idriche, questo è significato una continua emergenza sul fronte degli incendi boschivi e la nostra provincia è stata la più colpita della Lombardia. L’arrivo delle piogge degli scorsi giorni però ha finalmente permesso di proclamare ufficialmente il cessato allarme dopo l’allerta massima in vigore dalla fine di gennaio.

In questi mesi Brescia è stata duramente segnata. Gli incendi boschivi sono stati addirittura 80 che significa il numero più alto in regione. Seguono Bergamo con 74, Como con 57, Varese con 50 e Sondrio con 31.

In totale i roghi sono stati oltre 330 in Lombardia per un totale di 4.293 volontari dell’Antincendio boschivi impiegati, 1.984 Vigili del Fuoco e 191 unità del Corpo Forestale, oltre a 219 elicotteri regionali e 59 mezzi del Centro Operativo Aereo Unificato.

Con il cessare dell’emergenza decade anche il divieto assoluto di accendere fuochi nei boschi, ma l’attenzione degli operatori rimane alta. Attenzione che non deve mancare anche in tutti noi, specialmente al tramondo di un periodo così doloroso che ha visto andare in fumo migliaia di ettari di vegetazione.