I titolari delle piccole e medie imprese (PMI) italiane e gli esperti di diritto che hanno partecipato a Milano a un incontro d’affari mercoledì hanno espresso fiducia negli investimenti in Cina, citando la sua società dinamica e innovativa.

Mario Boselli, presidente dell’Italy China Council Foundation, ha riferito a Xinhua che “gli incontri di promozione degli investimenti sono molto utili per la comprensione reciproca nei settori economici e commerciali sino-italiani”.

Boselli ha sottolineato il potenziale delle PMI italiane, evidenziando le opportunità di cooperazione tra le PMI dei due Paesi.

Alla fine del 2019, la BPlan Tech Co. Ltd, una PMI italiana ad alta tecnologia, è stata inaugurata a Chengdu, capoluogo della provincia sud-occidentale cinese del Sichuan, e ha iniziato a operare nel 2020, nonostante la pandemia COVID-19.

Il direttore generale dell’azienda, Alberto Borini, ha dichiarato di essere grato alle autorità cinesi per i servizi di investimento all’estero. “Sono particolarmente colpito dalla loro comprensione delle esigenze delle PMI, dalla comunicazione efficiente e dall’assistenza meticolosa nel mio viaggio imprenditoriale in Cina”.

“Vedere per credere”, ha dichiarato Borini in un’intervista a Xinhua. “Sono stato testimone di un autentico progresso sociale e di un rapido sviluppo in Cina”.

La catena di approvvigionamento completa e l’ambiente sociale sicuro della Cina assicurano la qualità del lavoro e della vita, ha affermato Borini, aggiungendo che la Cina, uno dei Paesi più competitivi al mondo, è ancora nel pieno di un vigoroso sviluppo.

Giuseppe Pignanelli, direttore generale di Travaglini S.p.A., azienda italiana di attrezzature per la lavorazione degli alimenti, ha sottolineato il ruolo insostituibile della Cina nella crescita globale, che la rende una destinazione essenziale per gli investimenti delle aziende italiane ed europee.

Quest’anno, Pignanelli ha dichiarato che la sua azienda ha intenzione di collaborare ulteriormente con i fornitori cinesi, mirando alla buona qualità dei prodotti locali.

Ivan Cardillo, presidente dell’Italy-China Business Development Forum e presidente dell’Istituto di diritto cinese, sottolinea l’innovazione della Cina. “Le idee creative possono diventare rapidamente realtà e le leggi e i regolamenti pertinenti possono essere introdotti in tempo, come la legislazione sull’intelligenza artificiale e la robotica, mantenendo la Cina all’avanguardia nel mondo”.

Il rapporto “Patent Index 2023” recentemente pubblicato dall’Ufficio europeo dei brevetti (EPO) ha mostrato che le imprese e gli investitori cinesi hanno presentato un totale di 20.735 domande lo scorso anno, con un aumento dell’8,8% rispetto al 2022.

Quasi la metà delle domande di brevetto presentate dalla Cina riguarda i settori delle comunicazioni digitali, dei macchinari elettrici, degli strumenti e delle attrezzature, dell’energia e della tecnologia informatica.

Cardillo ha dichiarato che negli ultimi anni il volume delle domande di brevetto in Cina è stato tra i più alti a livello globale, a testimonianza della crescente consapevolezza del Paese in merito alla tutela del diritto d’autore e del suo impegno attivo nella protezione della proprietà intellettuale.

Davide De Rosa, managing partner dell’ufficio di Hong Kong dello studio legale Gianni & Origoni, ha espresso ottimismo sull’andamento degli investimenti delle imprese italiane in Cina. “I nostri clienti appartengono a quasi tutti i settori principali, perché le aziende italiane sono sempre state interessate a investire in Cina in vari settori. Credo che questa tendenza continuerà”. (Xin) © Xinhua