Il 5 dicembre si celebra la Giornata mondiale del suolo e in questo giorno Legambiente Lombardia punta l’attenzione sul consumo del suolo che purtroppo vede Brescia primeggiare. O per meglio dire, vestire la maglia nera.

Secondo Legambiente, che cita dati Ispra, Brescia consolida la propria posizione al vertice della classifica del cemento: quasi 900 ettari di suolo consumato negli ultimi 5 anni. È come se, nello stesso periodo di tempo, per ogni abitante della provincia si fosse costruita una formazione di cemento armato di 7,2 mq, più del doppio della media regionale ferma a 3,5 mq/abitante.

“Sempre in provincia di Brescia – denuncia ancora Legambiente – nell’ultimo anno sono scomparsi 307 ettari di suolo, ed anche se il dato va letto alla luce dell’inasprimento del fenomeno dopo il blocco legato alla pandemia del 2020, è un valore che eccede i livelli degli anni della bolla speculativa del cemento registrata a inizio secolo”.

“Chiediamo a Regione Lombardia di dare un seguito agli impegni votati due anni fa in Consiglio Regionale, intervenendo sul fenomeno immobiliare logistico, per evitare che continui ad alimentare urbanizzazioni espansive – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – dopo gli impegni solenni sulla necessità di impedire che i capannoni consumino nuovo suolo anziché riutilizzare le aree dismesse, nulla è stato fatto”.