Il governo sta valutando la possibilità di ridurre l’Iva e di poterla abbassare “per un breve lasso tempo” per dare spinta ai consumi. Lo ha ribadito ieri il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che è tornato a parlare della misura annunciata al termine degli Stati generali dell’economia.

Un intervento che però, secondo il numero uno della Banca d’Italia, Ignazio Visco, andrebbe inserito dentro una riforma fiscale ben più ampia, ovvero in “una visione complessiva” del sistema fiscale italiano e “non imposta per imposta”. L’idea – ispirata a quanto fatto dalla Germania – però spacca la maggioranza: l’ipotesi piace infatti al Movimento 5 stelle, meno al Partito democratico e al Pd che puntano prima ad una riduzione del cuneo fiscale.

“Sul tema fiscale – sostengono i deputati del Movimento cinque stelle in commissione Finanze alla Camera – siamo pienamente d’accordo con chi evoca la necessità di una riforma complessiva e di una eventuale riduzione dell’Iva, ma l’urgenza del momento riguarda soprattutto le scadenze di giugno. A partire dalle imposte sui redditi, vale a dire saldo e acconto Irpef e Ires ma anche in riferimento alla dichiarazione Iva e ad altri adempimenti, è necessario prorogare la scadenza del 30 giugno al 30 settembre, senza esitazioni”. Per il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani, si tratta però di “un’operazione decisamente complessa” e in settimana il ministero farà le dovute simulazioni per capire la fattibilità dell’intervento.

Ieri Conte ha però precisato che il taglio dell’Iva, “lieve” e “momentaneo” andrebbe portato avanti insieme ad un piano cashless. Intervistato da Peter Gomez per i 10 anni de “Il Fatto Quotidiano”, il premier ha spiegato che sul tema “ci stiamo consultando, nessuno ha una ricetta pronta perché siamo in una situazione di incertezza”. In questa situazione, ha detto il capo dell’esecutivo, “nessuna soluzione può essere univoca e dobbiamo essere flessibili. Ora si parla di Iva perché alcuni settori hanno avanzato questa richiesta. La mia posizione è quella che valuteremo anche questa possibilità. Nel corso del confronto si è valutata l’eventualità che l’Iva possa essere abbassata per un breve lasso tempo per dare spinta ai consumi”, ha detto Conte. “Quello che si potrebbe fare è un piano cashless per fare emergere l’economia sommersa. Dobbiamo realizzarlo quanto prima ma collegarlo magari ad un lieve e momentaneo intervento sull’Iva”, ha concluso.

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