Velocità eccessiva, navigazione pericolosa sotto costa, dotazioni mancanti a bordo. Sono solo alcune delle violazioni riscontrate durante l’operazione “SecureLake 2025”, avviata dalla Guardia di Finanza per monitorare la sicurezza sui grandi laghi del Nord Italia, con un focus sul bacino del Garda.

Le unità navali della Sezione Operativa Navale Lago di Garda di Salò hanno effettuato, dall’inizio dell’estate, 87 controlli di polizia lacuale, di cui 48 risultati irregolari, per un totale di sanzioni pari a circa 37.000 euro. Oltre a questi, sono stati svolti 83 controlli informativi utili a ulteriori accertamenti con i Comandi Provinciali di Brescia e Verona.

Le violazioni più comuni? La mancata conoscenza delle regole di navigazione interna: assenza di documenti a bordo, pericolosità nella navigazione sotto costa e superamento dei limiti di velocità.

L’operazione ha incluso anche controlli preventivi sulle dotazioni di sicurezza. In caso di esito positivo, ai diportisti viene rilasciato il cosiddetto “bollino blu”, che evita ulteriori verifiche per l’anno in corso su quegli aspetti.

Non solo sanzioni, ma anche soccorsi: le Fiamme Gialle hanno effettuato quattro interventi di emergenza, tratti in salvo 11 persone. Tra questi, uno particolarmente delicato nelle acque di Salò, dove tre persone, tra cui una minorenne, erano rimaste bloccate a bordo di una barca a vela con motore in avaria durante forte vento e onde.

L’operazione “SecureLake 2025” proseguirà fino a fine settembre e rientra nel piano di controlli definito dalle Prefetture per garantire la sicurezza pubblica sui principali laghi italiani.