
Sono ufficialmente iniziati i lavori per trasformare l’ex falegnameria Spagnoli, edificio abbandonato da più di quarant’anni all’inizio di via Milano, in una residenza universitaria da 68 posti letto. Il progetto rientra in un intervento di rigenerazione urbana che punta a riportare vita in uno spazio rimasto inutilizzato per decenni.
Il complesso, realizzato su due livelli, ospiterà 48 camere singole e 10 doppie dotate di bagno privato, riscaldamento, raffrescamento e standard energetici elevati. “Corte Garibaldi diventa uno studentato all’interno di una struttura ferma da oltre quarant’anni – spiega l’architetto Simone Firmo – con alloggi completamente autonomi e certificati secondo lo standard LEED, che garantisce sostenibilità dei materiali e gestione responsabile del cantiere”.
Il progetto ridisegna anche gli spazi comuni: cucina, aree studio e ambienti di condivisione saranno ospitati nel corpo centrale, mentre l’area un tempo destinata al carico-scarico diventerà una piazza interna con gradoni e pienamente accessibile. “Il bando prevedeva quattro alloggi per persone con disabilità, ma ne realizziamo dieci, distribuiti su vari piani per garantire libertà di movimento a tutti”, aggiunge Firmo.
Gli alloggi saranno destinati agli studenti iscritti alle università bresciane. Il bando uscirà in estate, in vista dell’anno accademico 2026-2027. “Il 30% dei posti sarà riservato a studenti meritevoli ma privi di mezzi – spiega Luca Spadon di Homa – che verranno segnalati dalle università nell’ambito del diritto allo studio. Il restante 70% sarà assegnato tramite graduatoria pubblica, con criteri legati anche al merito accademico”.
Per gli studenti inseriti nelle graduatorie del diritto allo studio non sono previsti costi. “Gli altri posti – precisa Spadon – avranno canoni tra 550 e 590 euro al mese, tutto incluso. Il Ministero autorizzerebbe fino a 680 euro, ma abbiamo scelto di mantenere prezzi adeguati alla città. Parliamo di soluzioni all inclusive, con utenze, arredi, sicurezza e pulizie settimanali comprese”.
L’ingresso dello studentato riaprirà così un’area strategica, a due minuti a piedi dal centro storico e inserita nella più ampia trasformazione del quartiere.













































