Dopo una settimana di test in Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia, da oggi, lunedì 15 giugno, l’app Immuni è attiva in tutta Italia.

Come confermato dai dati ufficiale, dal primo giugno l’applicazione di contact tracing è stata scaricata da 2,2 milioni di italiani. Per incentivarne il download, la scorsa settimana il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha ricordato che il software non invade in alcun modo la privacy degli utenti.

L’app, infatti, non è basata sulla geolocalizzazione e si limita a usare il Bluetooth per rilevare la distanza tra due smartphone entro un metro e tracciare i contatti degli utenti tramite lo scambio di un codice anonimo e casuale. Inoltre, l’utilizzo di Immuni non è obbligatorio: chiunque può scegliere autonomamente se scaricarla o no.

I cittadini che risultano positivi al coronavirus possono inserire all’interno di Immuni un codice di verifica. Una volta compiuta quest’azione, l’app comunic a un server centrale gestito da Sogesi la zona di provenienza, la provincia di residenza e le informazioni epidemiologiche del soggetto positivo al Covid-19.

Tutte le persone entrate in contatto col cittadino in questione nei giorni precedenti sono avvisate tramite una notifica, dalla quale però non possono risalire né alla persona, né al luogo e all’orario dell’incontro. L’unica informazione che viene loro fornita è la data del contatto. In seguito, saranno le autorità sanitarie su base regionale a fornire consigli su come comportarsi.