Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe ha rilevato nella settimana 12-18 gennaio 2022, rispetto alla precedente, una stabilizzazione del numero di nuovi casi (1.243.789 rispetto a 1.207.689) e un aumento dei decessi (2.266 rispetto a 1.514).

Crescono anche i casi attualmente positivi (2.562.156 rispetto a 2.134.139), le persone in isolamento domiciliare (2.540.993 rispetto a 2.115.395), i ricoveri con sintomi (19.448 rispetto a 17.067) e, in misura minore, le terapie intensive (1.715 rispetto a 1.677).

In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni: decessi: 2.266 (+49,7%), di cui 158 riferiti a periodi precedenti; terapia intensiva: +38 (+2,3%); ricoverati con sintomi: +2.381 (+14%); isolamento domiciliare: +425.598 (+20,1%); nuovi casi: 1.243.789 (+3%); casi attualmente positivi: +428.017 (+20,1%).

“Nell’ultima settimana – ha dichiarato Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – si è registrata una sostanziale stabilizzazione dei nuovi casi intorno a quota 1,2 milioni, con un incremento del 3 per cento rispetto alla settimana precedente e una media mobile a 7 giorni che passa da 174.576 del 12 gennaio a 177.652 il 18 gennaio (+1,8%). Una frenata nazionale della curva che risente di situazioni regionali molto diverse”.

Secondo la Fondazione Gimbe, nella settimana 12-18 gennaio, in 10 Regioni si registra un incremento percentuale dei nuovi casi (dall’1,4% della Provincia Autonoma di Trento al 159,6% della Puglia), in 10 una riduzione (dal -1,0% della Basilicata al -25,9% dell’Umbria), mentre la Liguria rimane stabile; i dati delle Regioni Emilia-Romagna, Liguria e Puglia risentono di consistenti ricalcoli avvenuti nelle ultime due settimane.

In 58 Province l’incidenza supera i 2.000 casi per 100.000 abitanti, compresa Brescia (2.493): Rimini (3.358), Forlì-Cesena (3.296), Bolzano (3.279), Ravenna (3.027), Piacenza (2.970), Brindisi (2.964), Barletta-Andria-Trani (2.945), Bari (2.892), Napoli (2.863), Trento (2.812), Rovigo (2.748), Verona (2.737), Bologna (2.721), Vicenza (2.639), Sondrio (2.626), Biella (2.560), Firenze (2.554), Genova (2.531), Taranto (2.515), Aosta (2.475), Torino (2.453), Parma (2.435), Pordenone (2.417), Modena (2.378), Verbano-Cusio-Ossola (2.376), Cuneo (2.338), Lecce (2.337), Ferrara (2.329), Vercelli (2.314), Udine (2.310), Pisa (2.304), Mantova (2.301), Treviso (2.277), Lodi (2.276), Savona (2.269), Imperia (2.263), Padova (2.256), Reggio nell’Emilia (2.241), Livorno (2.240), Pistoia (2.219), Belluno (2.198), Foggia (2.196), Pavia (2.196), Monza e della Brianza (2.167), La Spezia (2.163), Novara (2.155), Como (2.154), Teramo (2.131), Milano (2.106), Prato (2.091), Caserta (2.088), Salerno (2.078), Trieste (2.045), Lucca (2.032), Venezia (2.021), Arezzo (2.017) e Cremona (2.017).

Il dato sui vaccini

Al 19 gennaio sono risultate consegnate 121.302.328 dosi di cui 3.114.000 dosi di vaccino Pfizer pediatrico. L’83,7% della popolazione (n. 49.588.638) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+530.043 rispetto alla settimana precedente) e il 79,6% (n. 47.157.874) ha completato il ciclo vaccinale (+345.024 rispetto alla settimana precedente).

In aumento nell’ultima settimana il numero di somministrazioni (n. 4.426.264), con una media mobile a 7 giorni di 632.323 somministrazioni/die: crescono dell’8,3% le terze dosi (n. 3.607.837) e del 2,8% i nuovi vaccinati (n. 510.742). Le coperture con almeno una dose di vaccino sono molto variabili nelle diverse fasce d’età (dal 98,4% degli over 80 al 25,1% della fascia 5-11), così come sul fronte dei richiami, che negli over 80 hanno raggiunto il 80,8%, nella fascia 70-79 il 76% e in quella 60-69 anni il 69,1%.

Nella settimana 12-18 gennaio si è registrato un lieve aumento dei nuovi vaccinati, che sono 510.742 rispetto ai 496.969 della settimana precedente (+2,8%). Di questi quasi la metà è rappresentata dalla fascia 5-11, che resta sostanzialmente stabile (n. 240.920; -3,2%), mentre la recente introduzione dell’obbligo vaccinale per gli over 50 inizia a mostrare i primi effetti visto che in questa fascia anagrafica i nuovi vaccinati sono 128.966 (+28,1% rispetto alla settimana precedente).

A partire dalla data di introduzione dell’obbligo vaccinale per gli over 50, la media mobile a 7 giorni dei nuovi vaccinati per questa fascia anagrafica è passata da 9.549 dell’8 gennaio a 19.845 il 15 gennaio per poi stabilizzarsi intorno a quota 18.500; nella fascia 5-11 anni dopo il picco di 38.624 registrato il 9 gennaio si è stabilizzata intorno a 35.000 nuovi vaccinati al giorno; stabile la fascia 20-49 e in leggero ma progressivo calo quella 12-19.

Secondo la Fondazione Gimbe, al 18 gennaio rimangono ancora 8,1 milioni le persone senza nemmeno una dose di vaccino: 2,74 milioni appartengono alla fascia 5-11 anni, oltre 760 mila alla fascia 12-19 e 2,06 milioni sono over 50 ad elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione.

Vaccini: fascia 5-11 anni. Al 19 gennaio nella fascia 5-11 anni sono state somministrate 994.610 dosi: 920.290 hanno ricevuto almeno 1 dose di vaccino (di cui 189.137 hanno completato il ciclo vaccinale), con un tasso di copertura nazionale che si attesta al 25,1% con nette differenze regionali (dal 13,4% delle Marche al 42,8% della Puglia). Al 19 gennaio sono state somministrate 28.003.427 terze dosi con una media mobile a 7 giorni di 515.405 somministrazioni al giorno.

In base alla platea ufficiale (n. 39.539.599), aggiornata al 14 gennaio, il tasso di copertura nazionale per le terze dosi è del 70,8% con nette differenze regionali: dal 63,5% della Sicilia all’80,3% della Valle D’Aosta.

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