Nel corso della riunione del Comitato tecnico scientifico (Cts), secondo quanto si apprende, sarebbe stata trovata una sintesi circa la possibilità di ridurre o eliminare la quarantena per i soggetti vaccinati con la terza dose, in caso di contatto con un positivo.

L’orientamento del Cts, riferiscono alcune fonti, è quella di una riduzione a cinque giorni del periodo di quarantena. La decisione definitiva, viene riferito, verrà comunque presa in ambito “politico”. Al vaglio anche la possibilità di “specificare meglio” lo stesso concetto di “contatto” con un positivo.

Nel corso della riunione, si apprende ancora, sarebbe stata anche condivisa la richiesta – arriva da alcuni presidenti di Regione – di estendere l’obbligo di vaccinazione per alcune categorie di lavoratori, a cominciare da quelli della Pubblica amministrazione per cui non è ancora previsto.

Sempre su questo tema, per quel che riguarda i lavoratori impiegati nei servizi essenziali, il Cts avrebbe proposto l’abolizione della quarantena in caso di contatto con un soggetto positivo; ma solo per coloro che hanno completato il ciclo vaccinale, anche con la dose booster e in assenza di sintomi.

Le richieste delle regioni

Passare dalla quarantena all’auto sorveglianza per i contatti di positivi vaccinati, e ridurre per questi il ricorso ai tamponi. E’ la richiesta – secondo quanto si apprende – dei governatori nel documento condiviso in Conferenza Regioni, e inviato al governo sulla riduzione della quarantena per i contatti di positivi vaccinati con terza dose.

Le Regioni chiederanno al governo anche l’introduzione del super green pass sui luoghi di lavoro. E’ quanto riferiscono fonti ad “Agenzia Nova” in merito alla posizione dei governatori che si sono riuniti oggi in Conferenza delle Regioni.

Il presidente della Liguria e cofondatore di Coraggio Italia, Giovanni Toti, sulla sua pagina Facebook ha spiegato nel dettaglio le richieste avanzate:

  • niente quarantena per chi ha già fatto la terza dose di vaccino o la seconda negli ultimi 4 mesi;
  • stop ai tamponi per terminare la quarantena (dopo 10 giorni di isolamento) per chi ha la terza dose, e non ha sintomi ed estensione del super green pass al mondo del lavoro.

“Queste sono le principali richieste che, come Conferenza delle Regioni, abbiamo fatto al governo per modificare le regole della quarantena e del contact tracing. Il virus – ha aggiunto ancora – circola veloce, ma i vaccini hanno cambiato i suoi effetti sui cittadini, non possiamo non tenerne conto. Le Regioni, che da quasi due anni sono in prima linea contro il Covid, ancora una volta sono unite sulla strada del buonsenso, l’unica percorribile. Abbiamo gli strumenti per non bloccare il Paese, usiamoli in fretta”.

Sulla corsa al tampone, alla quale si è assistito negli ultimi giorni, “è inutile precipitarsi in farmacia in caso di contatto a rischio con un positivo. Il tampone va fatto alla fine della quarantena, o comunque non prima di due o tre giorni dal contatto – ha detto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervistato oggi a “L’aria che tira” su La 7 – La carenza di tamponi alla quale abbiamo assistito negli ultimi giorni non è dunque strutturale ma momentanea, e molto ha influito la corsa spesso insensata al tampone di chi voleva avere più sicurezza prima delle festività natalizie. Sarà invece necessario un intervento per calmierare il prezzo delle mascherine Ffp2, ormai necessarie per molte attività tra cui l’accesso ai mezzi di trasporto”.

Condivide la proposta delle Regioni il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, secondo cui si può “arrivare a un’esenzione della quarantena per chi ha ricevuto la dose booster”.

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