Rifiuti, impatto ambientale ed economia sostenibile. Dopo cinquanta giorni dalla prima richiesta di incontro, Samuele Alghisi – Presidente della provincia di Brescia – si è reso disponibile a riprendere la questione del depuratore sul Garda.

A seguito della nomina del Commissario straordinario, le acque di scarico del primo lago italiano dovrebbero finire nel Chiese. Gli attivisti hanno quindi chiesto con fermezza al presidente Alghisi di difendere la Mozione Sarnico, che prevede la localizzazione dei depuratori nei Comuni afferenti all’impianto.

Il fiume Chiese, come più volte ribadito dagli attivisti, ha il tratto più lungo della sua asta fluviale sulla sponda bresciana, lungo la quale corrisponde la maggior concentrazione di abitanti, ovvero circa 120 mila nei Comuni. Non solo: specialmente d’estate, il suo flusso d’acqua viene impoverito a causa di grosse derivazioni ai fini delle produzioni agricole e elettriche.

In una vicenda che come sappiamo è molto complessa, ora dal presidio è attesa anche una risposta da Alghisi che si è riservato di darla nei prossimi giorni.