L’agricoltura bresciana dipendente dal lago d’Idro e dal Fiume Chiese è in ginocchio. Un tavolo di confronto su tale argomento è stato convocato giovedì mattina in Prefettura. Fortemente voluto da Coldiretti l’incontro è avvenuto alla presenza del prefetto di Brescia Attilio Visconti, del Prefetto della provincia autonoma di Trento Sandro Lombardi, delle organizzazioni sindacali del mondo agricolo e per Coldiretti del vice direttore Mauro Belloli. La disponibilità di acqua nel bacino “Lago d’Idro Fiume Chiese” è ad oggi molto scarsa e la situazione è di una reale emergenza. Il volume disponibile da regolamento, per garantire l’irrigazione, sia destinato a esaurirsi entro pochissimi giorni. Un quadro a generare delle pesanti ricadute e ripercussioni in termini economici per le imprese agricole che in quelli termini ambientali. La necessità è dunque quella di rispondere rapidamente al fabbisogno idrico per irrigare i campi nei prossimi giorni e fino a fine agosto,  tenendo in considerazione sia le esigenze del mondo agricolo bresciano sia la sicurezza sanitaria dei cittadini in tema di legionella. Andrà in questa direzione la convocazione, nei prossimi giorni, di un comitato paritetico dove discutere nuove soluzioni per reperire l’acqua necessaria alle imprese agricole.

“La disponibilità di acqua destinata all’irrigazione del bacino Lago d’Idro-Fiume Chiese è prossima all’esaurimento; la situazione è gravissima, tanto che, come confermato anche da diversi studi e ricerche idrologiche, le risorse idriche che secondo regolamento vanno destinate al comparto primario termineranno nell’arco di appena qualche giorno, causando notevoli difficoltà economiche ai produttori agricoli delle zone circostanti, ma anche significativi disagi ambientali, dal momento che tale carenza investirà l’articolato territorio della Bassa Bresciana orientale”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Lombardia Roberto Cavaliere, che dopo l’odierno incontro con i Prefetti di Brescia Attilio Visconti e di Trento Sandro Lombardi, chiede un confronto urgente con il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.