A 50 anni di distanza dalla scomparsa di Sergio Ramelli il Coordinamento Provinciale di Fratelli d’Italia, su iniziativa dei Gruppi Consiliari di Broletto e Loggia, ha voluto ricordare il giovane con una cerimonia tenutasi ieri alla pietra d’inciampo posta in suo ricorso in vicolo Sant’Urbano a Brescia.
“Oggi, a cinquant’anni di distanza, il suo sacrificio resta una pagina dolorosa della nostra storia recente, un monito contro ogni forma di intolleranza e fanatismo – ha detto il coordinatore provinciale di Fdi Diego Zarneri – Con la deposizione della corona di fiori e con la mozione che presenteremo, vogliamo dare un segnale chiaro: la memoria non deve essere divisiva, ma condivisa, come patrimonio di tutti coloro che credono nei valori fondamentali della convivenza civile, della democrazia e della libertà”.
Alla presenza di dirigenti di partito, consiglieri comunali, provinciali e rappresentanti istituzionali, è infatti stata deposta una corona di fiori in memoria di Ramelli. Durante l’iniziativa è stata inoltre presentata la mozione che sarà depositata in Consiglio Provinciale e nei comuni bresciani, finalizzata a promuovere l’intitolazione di vie, piazze e luoghi pubblici alla memoria di Ramelli.
“Proporremo che vie, piazze o spazi pubblici siano intitolati a Sergio Ramelli in tutta la nostra provincia, perché ogni cittadino possa conoscere la sua storia e riflettere sulle conseguenze dell’odio ideologico – ha spiegato il consigliere provinciale Tommaso Brognoli, primo firmatario della mozione – È nostro dovere istituzionale e morale preservare il ricordo di chi ha pagato il prezzo più alto solo per aver espresso le proprie opinioni”.
“Ricordare Sergio Ramelli significa non solo rendere onore a una giovane vita spezzata dall’odio politico, ma anche riaffermare con forza il valore della libertà di pensiero e del rispetto delle idee altrui – hanno aggiunto i consiglieri in Loggia Mattia Margaroli e Carlo Andreoli – Sergio era un ragazzo di 18 anni che aveva il coraggio di professare le proprie convinzioni in un contesto difficile, pagando con la vita il prezzo della sua coerenza e della sua libertà”.