
Fratelli d’Italia ha presentato una petizione sulla sicurezza urbana che in quattro mesi ha raccolto 1.371 firme autenticate di residenti bresciani. Si tratterebbe della raccolta più partecipata dall’inizio dell’attuale consiliatura, condotta con dieci gazebo nei quartieri e banchetti allestiti in bar e negozi.
Il partito sottolinea come le richieste riguardino competenze comunali e non statali. Tra le proposte contenute nel documento ci sono la riorganizzazione del comando di Polizia Locale, la dotazione del taser agli agenti, più pattuglie nelle fasce serali e notturne, nuclei appiedati nei quartieri e un maggiore coordinamento con le vigilanza private.
Secondo i promotori, i dati confermano un crescente disagio. In particolare, nel quartiere Badia sarebbero state segnalate 29 intrusioni in appartamento da luglio a oggi.
“Le firme sono state raccolte in maniera spontanea, tra la gente nei bar e nei negozi” hanno spiegato i rappresentanti di Fratelli d’Italia, respingendo le accuse di allarmismo: “Se lo siamo noi, allora sono bugiardi i 1.300 cittadini che hanno sottoscritto la petizione”.
A margine, Carlo Andreoli ha rimarcato come il risultato ottenuto confermi la presenza del partito sul territorio: “1.371 firme sono la voce di tanti bresciani raccolte in quattro mesi con più di dieci gazebo in tutta la città. Fratelli d’Italia si conferma la forza più presente. Ora cambiamo pagina: affronteremo anche altre tematiche cruciali, dall’ambiente alla cultura, pronti a proporre la nostra idea di città”.
Andreoli ha aggiunto: “Grazie al deposito di queste firme finalmente si potrà discutere di sicurezza e delle azioni che il Comune potrebbe intraprendere: taser agli agenti, più pattugliamenti appiedati non solo in centro ma anche nei quartieri, turni notturni alla Polizia Locale su tutto il perimetro cittadino”.