Il tempo stringe e il futuro della Freccia Rossa è sempre più nero. La società Freccia Rossa Shopping SRL a fine ottobre aveva presentato la domanda “in bianco” per l’ammissione al concordato preventivo e dopo 120 giorni la situazione non è cambiata, anzi.

Nelle scorse settimane, dopo gli importanti addii di Zara e 38 negozi, altri 6 marchi hanno abbandonato il Freccia Rossa. Carpisa, Erbolario e Yamamay per citarne alcuni. In totale sono 90 i negozi divisi tra area food e non food ad aver gettato la spugna. In settimana alla sede di Milano è previsto un incontro tra i sindacati e i dirigenti della società per fare chiarezza su un futuro sempre più in bilico.

“Situazione difficile e preoccupante” la definisce Giuseppe Leone di Filcams-Cgil, soprattutto per quanto riguarda i dipendenti. Il Freccia Rossa quindi sembrerebbe arrivato quindi al capolinea, dopo 11 anni nei quali i risultati pronosticati dalla società all’apertura, non sono mai stati all’altezza delle aspettative.

Al 31 luglio 2018 infatti il debito registrato era di 80 milioni di euro. Troppi per i soci che non hanno intenzione di coprire le perdite.