Il titolo dell’incontro andato in scena nella serata di lunedì alla Ca’ Nea “Il calcio è amore puro” racchiude l’essenza del pensiero di Adriano Galliani e Massimo Cellino verso il mondo del pallone. Due figure forti, due amici che nel corso della loro carriera hanno dato tanto se non tutto per il calcio. Un convegno come trampolino di lancio alle ambizioni di due pionieri del calcio moderno negli anni. Da Brescia è arrivata la benedizione di Adriano Galliani a Massimo Cellino sulla reale e concreta possibilità del Brescia di tornare in serie A. Una serata trascorsa tra ricordi, aneddoti e risate. “Max Allegri me lo ha lasciato libero Cellino” ha raccontato Galliani. “La cessione di Suazo all’Inter non la so spiegare nemmeno ora -ha raccontato sorridendo Cellino-. Era fatta con il Milan ma poi…”. Al centro del convegno, mediato dal giornalista di Sky Sport Fabio Tavelli, l’importanza della passione per il raggiungimento degli obiettivi sportivi con l’amore verso una professione, quella di presidente e dirigente, più forte di qualunque cosa. La presenza di Galliani e Cellino seduti l’uno accanto all’altro da molti è stata letta come un messaggio subliminale di possibile accordo per disputare le gare del Brescia il prossimo anno al “Brianteo” di Monza nella casa della squadra diretta da Galliani e presieduta da Berlusconi. “Mancano i tornelli e servirebbero dei lavori – ha raccontato Galliani-. E poi Brescia deve giocare a Brescia”. Sull’argomento stadio Cellino ha invece glissato (“porta male”) cogliendo tuttavia l’assist di Adriano Galliani su Mario Balotelli. “Dovrebbe mettere il calcio tra le due prime priorità e firmare contratti semestrali: i suoi primi 6 mesi sono fantastici”. Cellino incassa e rilancia con la volontà in futuro di costruire una squadra di “soli giocatori bresciani”.