Grande festa doveva essere e grande festa è stata, nonostante uno scriscio di pioggia a metà mattina. L’aeroporto di Ghedi è stato pacificamente invaso da oltre tremila persone per celebrare un compleanno indubbiamente speciale: i 40 anni dall’atterragio del primo Panavia Tornado.

Un programma ricco iniziato con la cerimonia ufficiale, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica generale Luca Goretti, del Comandante della squadra aerea generale Alberto Biavati e ovviamente del comandante del Sesto Stormo colonnello Giacomo Lacaita.

Nel corso della cerimonia, iniziata con l’alzabandiera, il generale Goretti ha voluto ripercorrere la storia operativa del Tornado e al termine ricordare, con un minuto di raccoglimento, coloro che nelgi anni hanno perso la vita.

Conclusa la parte istituzionale, è iniziato il momento più atteso della giornata: il programma di volo. Un vero e proprio air-show dedicato al Tornado e ai presenti che non ha mancato di riservare sorprese soddisfacendo anche i palati più fini. La manifestazione ha preso il via con la pattuglia legend formata da velivoli (vecchi e nuovi) dell’Aeronautica Militare.

Poi il primo passaggio dei Tornado, accompagnati per l’occasione dalle Frecce Tricolori che nel fine settimana saranno impegnate sul Garda. E proprio la presenza della Pattuglia acrobatica nazionale con un programma del tutto speciale per l’occasione è stata l’inattesa cicliegina sulla torta. Spazio poi ai Tornado che hanno dato foggia delle loro abilità volando anche in una corposa formazione di 10 elementi.

Lo special color

Per celebrare il quarantesimo è stata anche studiata una speciale livrea per uno dei velivoli dello Stormo. Uno special color che ripercorre la vita operativa del caccia con le livree vestite nei passati quattro decenni: partendo dalla prua troviamo infatti i colori sperimentali, la livrea mimetica anni 80, la colorazione desert storm e sulla coda l’attuale grigio impresiosito dal logo delle giornata.

Avvicendamento

A 40 anni dal suo arrivo, il Tornado è in via di dismissione e sarà sostituito con i modernissimi F-35 Lightning II. Questo non significa che i Tornado siano obsoleti o attualmente accantonati, anzi.

“Il vero traguardo è arrivare a 40 anni in piena forma – ha dichiarato il comandante Lacaita – Una macchina al 100% ancora operativa e sulla quale l’Aeronautica Militare basa tante delle sue capacità peculiari”.

Nonostante tutto, il futuro è dell’F-35. Attualmente sono due quelli conegnati al Sesto Stormo (il primo a giugno). Sarà quindi un avvicendamento graduale con la dismissione delle matricole man mano che raggiungono il limite della vita operativa. Quindi per altri 5 o 6 anni rimarranno nella flotta attiva.