Ormai c’è solo la scritta gialla sull’asfalto. “Vaccini”. Rimane questo del primo baluardo di Brescia nella lotta contro il Covid, il centro di via Morelli non c’è più.

In una manciata di giorni gli operai hanno smontato tutte le varie parti del centro covid dell’Asst Spedali Civili di Brescia che dall’ottobre del 2020 era stato uno dei simboli della pandemia. In questo anno e mezzo di vita il centro ha saputo mutare secondo le necessità fino agli ultimi periodi in cui è divenuto anche hub sanitario per i profughi ucraini.

Su quello che oggi è tornato a essere il famoso piazzale per gli spettacoli viaggianti, dalla fine del 2020 a pochi giorni fa si sono raggiunti numeri da record. Basti pensare che, con l’avvio della campagna vaccinale anti-covid, dal 13 gennaio 2021 sono state somministrate nel centro circa 215mila dosi.

Non dimentichiamo però anche l’attività di centro tamponi: in modalità drive through infatti, ne sono stati eseguiti ben 320mila. Significa il 69% dei tamponi molecolari e il 58% dei tamponi antigenici svolti dall’Asst nelle sue sedi.

Nella struttura si è anche svolto il programma di screening per la prevenzione del tumore del collo dell’utero, permettendo di eseguire i test sospesi nel periodo dell’emergenza Covid e di non ritardare gli inviti programmati per l’anno 2021. In totale sono stati eseguiti 22.100 pap test.

Da hotspot per l’accoglienza sanitaria dei rifugiati ucraini, a marzo via Morelli ha registrato al sistema sanitario nazionale 1.700 persone di cui 1.300 bambini che sono stati sottoposti anche a tampone Covid (oltre 1500) e, dove richiesto, a vaccinazioni sia anti Covid (circa 530) che contro altre malattie infettive sia dell’infanzia (circa 120 vaccinazioni) che dell’età adulta (circa 110).

Ora il ritorno alla normalità. Niente più tendoni, niente più jersey. Le code speriamo possano esserci ancora, non per fare un tampone ma per qualche ora di spensierato divertimento al circo o al luna park.