Il mondo delle sale cinematografiche è un settore che, come del resto gran parte dello spettacolo, è stato falcidiato dall’emergenza coronavirus. Per Regione Lombardia la via della rinascita potrebbe passare dai drive-in.

Anche con le eventuali riaperture da 4 maggio, infatti, stipare decine se non centinaia di persone di una sala chiusa per un paio d’ore potrebbe non essere una scelta troppo felice e di sicuro non in linea con le norme. Secondo la Regione la ripartenza potrebbe stare in una modalità di proiezione tanto storica quanto romantica: il drive-in.

Mito americano e parte integrante della cultura pop statunitense, il drive-in potrebbe davvero essere un modo sicuro per godersi un film sul grande schermo senza interazioni o assembramenti, nella comodità della propria automobile.

“All’interno delle riflessioni sulla fase due, che la Lombardia ha ribattezzato ritorno alla nuova normalità, ho proposto di incentivare i drive-in per i cinema e per altre manifestazioni come i concerti – ha detto l’assessore allo sport e ai giovani Martina Cambiaghi – Mi confronterò con l’assessore alla cultura Stefano Bruno Galli per ampliare l’offerta culturale, includendo per esempio gli spettacoli teatrali”.