“Noi abbiamo bisogno di un aiuto militare”. Il vicesindaco di Mariupol Denis Kochubei risponde così, nel modo più diretto possibile, alla domanda su cosa serva oggi alla sua città e più in generale all’Ucraina. Kochubei ieri era a Brescia ed è stato ricevuto a Palazzo Loggia da una delegazione dell’amministrazione guidata dal suo omologo bresciano Federico Manzoni.

“La Russia può dire qualsiasi cosa riguardo al fatto che i rifornimenti di armamenti aggraveranno e allungheranno la guerra, ma non è così – ha aggiunto al microfono di Èlive – La storia dice altro perché la guerra può essere sconfitta soltanto militarmente”.

Obiettivo della visita, organizzata grazie all’intermediazione dell’Associazione ADL a Zavidovici Impresa Sociale, è stata quella di consentire al Comune ucraino di evidenziare i propri sforzi nel continuare a fornire servizi ai propri cittadini, nonostante i propri funzionari siano attualmente in esilio a causa del conflitto esploso nel 2022.

Kochubei ci ha raccontato l’attuale situazione nella sua città: “La città era distrutta al 90%, ma i russi ora cercano parzialmente di ricostruirla. Chiedono però ai cittadini che vivono là di acquisire la cittadinanza russa violando tutte le leggi della proprietà privata. Senza la cittadinanza russa infatti, un cittadino non può acquistare o vendere immobili e altro. La Russia sta cercando di sostituire la popolazione locale con persone che fa arrivare da regioni russe e da paesi dell’Asia”.

L’intervista