La situazione non sembra migliorare e ora il timore è che l’Italia entri nel famigerato “scenario 4”. Questo significherebbe ulteriori restrizioni con zone rosse regionali, chiusura di alcune attività e coprifuoco anticipato. In poche parole è lo scenario più grave dell’epidemia previsto nel documento Prevenzione e risposta a COVID-19 redatto dall’Iss.

Per il momento sono tutte ipotesi, che potrebbero essere confermate in base agli indici Rt delle varie regioni. Nell’ultimo monitoraggio dell’Istituto di Sanità l’Italia si attesta su una medi dell’1.7 con criticità in quesi tutte le regioni. Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Calabria hanno la situazione peggiore, ma la maggior parte delle regioni supera ormai l’1.5.

Questa situazione potrebbe portare, secondo l’Iss, a misure di contenimento “molto aggressive” quantomeno nelle cinque regioni che con questo indice sarebbero già in scenario 4. Lombardia compresa.

Torna quindi in auge la parola lockdown, tanto scacciata da Conte negli ultimi giorni, sia a livello locale nelle zone più critiche sia a livello regionale. Nei prossimi giorni potrebbe arrivare un nuovo Dpcm e il giorno della verità potrebbe essere l’8 novembre.

“È necessario attendere ancora qualche giorno per capire se le restrizioni previste dal Dpcm, sommate a quelle che riguardano specificatamente la nostra regione, si sono rivelate utili per il contenimento del virus” ha detto nel pomeriggio il governato Attilio Fontana.