Il ‘Piano Lombardia’ voluto dalla Giunta lombarda si tratta di un pacchetto di finanziamenti del valore di oltre 3,6 miliardi di euro per la ripartenza della Lombardia. L’assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, ha anche coordinato una tavola rotonda con stakeholder e amministratori locali.

Ai 400 milioni erogati subito, si aggiungono oltre 3,2 miliardi di risorse regionali che finanziano un programma di opere sviluppato in sinergia con i territori, a partire dalle richieste e dalle necessità degli enti locali. Il valore complessivo di questo programma di investimenti supera i 5,3 miliardi di euro. Il PIL regionale ha una stima compresa tra lo 0,5% e lo 0,6%, con ricadute positive anche in termini di eco-sostenibilità e di aumento dell’occupazione (prospettiva di incremento tra 28 mila e 31,4 mila nuovi posti di lavoro).

Per il capitolo infrastrutture il Piano Lombardia destina oltre 2,1 miliardi di euro (dei 3,2 miliardi complessivi) per la mobilità: 597 milioni per opere ferroviarie; 235 milioni per il trasporto pubblico e lo sviluppo dell’intermodalità; 127 milioni per la mobilità ciclistica; 19 milioni per la navigazione; 2,2 miliardi per il potenziamento e la riqualificazione del sistema stradale; 927 milioni per interventi per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.

La Regione ha messo in campo misure economiche eccezionali a sostegno delle pubbliche amministrazioni e delle imprese. Nella primavera dello scorso anno, ha erogato agli Enti locali un primo blocco di questi finanziamenti (400 milioni di euro ripartiti sulla base del numero di residenti, che sono serviti a realizzare 3.021 opere di competenza dei comuni e 97 opere provinciali).

“Il Piano Lombardia – ha detto il presidente Attilio Fontana – sta generando una spinta alla ripresa economica della nostra Regione, con la realizzazione di opere attese da tempo ma che gli Enti locali faticavano a concretizzare per mancanza di risorse. Gli effetti del Piano sono verificabili sui territori: gli oltre 3.000 cantieri sbloccati, ai quali se ne aggiungeranno molti altri, sono il segno tangibile di una terra che sta ripartendo anche grazie alla sinergia tra amministratori locali e stakeholder. La Lombardia ora è pronta ad accogliere gli investimenti del Pnrr che dovrà procedere in parallelo al nostro Piano”.

“Il Piano Lombardia – ha aggiunto l’assessore Terzi – è stato l’antesignano del Pnrr, ha determinato benefici immediati e concreti per i territori, a cominciare dai primi 400 milioni, e che nasce da una condivisione con i territori stessi. Interventi utili che riqualificano ed efficientano la mobilità, comprendendo non solo le grandi opere ma anche le cosiddette piccole opere, altrettanto decisive e necessarie”.