“Sulle superfici che vengono mantenute pulite e disinfettate il virus è facilmente inattivabile. Però dobbiamo stare attenti a non esagerare con le disinfezioni perché possono provocare effetti indesiderati se usate in modo intensivo”. Lo ha chiarito il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, nel corso dell’audizione davanti alla Commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. “Questi prodotti – ha aggiunto Brusaferro – possono arrivare negli scarichi ed entrare in un ciclo”.

L’allarme per l’eccesiva disinfezione trova conferma nell’aumento del 166 per cento degli acquisti di alcool denaturato, di detergenti per superfici (+46 per cento), sapone per le mani solido e liquido (+58,2 per cento), candeggina (+38,3 per cento), guanti (+62,5 per cento) e salviettine (+45,9 per cento) che hanno svuotato gli scaffali e provocato l’aumento dei prezzi con addirittura l’avvio di una indagine da parte dell’Antitrust. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Nielsen a maggio in riferimento all’invito del presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro a non esagerare nelle disinfezioni.

“La corsa alla pulizia – sottolinea la Coldiretti – ha portato gli italiani a lavare le mani in media 11,6 volte al giorno e di averle pulite con disinfettanti circa 5 volte nel periodo dal 5 al 21 aprile 2020 secondo l’Istat. Un aumento della domanda che, di fronte agli scaffali vuoti, ha scatenato la ricerca di soluzione alternative per soddisfare i bisogni della popolazione”.

“La Coldiretti ha elaborato un piano per la distillazione volontaria di almeno 3 milioni di ettolitri di vini generici da trasformare in alcol disinfettante per usi sanitari. La misura – conclude la Coldiretti – ha inoltre l’importante effetto di favorire l’acquisto di alcol italiano che sugli scaffali è stato il prodotto che ha registrato il maggior incremento di vendite, ma anche di ridurre le eventuali eccedenze produttive.

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