Si fa sempre più vicino il primo Dpcm dell’era Draghi, la bozza è stata inviata alle Regioni e in attesa del testo definitivo pare che l’impianto generale porti a una Pasqua blindata. Se l’ultimo decreto Conte andrà in scadenza il prossimo 5 marzo, il primo decreto Draghi avrà validità dal giorno successivo per un mese, vale a dire fino al 6 aprile due giorni dopo Pasqua.

Ancora linea dura quindi con due principali novità, una maggior restrizione e uno spiraglio di apertura. Nel primo caso la bozza prevede infatti la chiusura di barbieri e parrucchieri nelle zone rosse, nel secondo la riapertura di cinema e teatri dal 27 marzo ma in questo caso bisognerà attendere la conferma definitiva fra un paio di settimane.

In generale viene comunque mantenuto l’impianto del Dpcm attualmente in vigore: mascherina sempre obbligatoria, coprifuoco dalle 22 alle 5, divieto di assembramento e fasce di colori che però (come già dalla prossima settimana) entrano in vigore il lunedì e non la domenica.

Confermate anche tutte le regole sugli spostamenti, così come per le visite ad amici e parenti. Consentite una volta al giorno, massimo in due persone salvo minori di 14 anni all’interno dei confini regionali in zona gialla, comunali in quella arancione e – attenzione – divieto totale in quelle rosse.

Restano chiuse palestre e piscine, così come gli impianti sciistici per cui a questo punto diventerebbe ufficiale la fine della stagione.

Non cambiano le regole anche per bar e ristoranti, centri commerciali e sale da gioco. Almeno fino a Pasqua insomma, il governo Draghi conferma la stretta.