Il prossimo 16 aprile l’aerobase di Ghedi tornerà ad aprire le sue porte alle scuole per l’ormai tradizionale appuntamento con le Frecce Tricolori. La Pattuglia Acrobatica Nazionale sarà infatti al Sesto Stormo come ogni anno per una sessione di addestramento che i militari hanno deciso di dedicare ai più piccoli, in un evento chiamato “Mettiamo le ali ai nostri sogni”.

LA LETTERA COMPLETA

L’invito dell’arma azzurra non è però piaciuto a una docente del Bazoli di Desenzano, Patrizia Londero, che ha scritto una lunga lettera intitolata “Il fascino indiscreto della guerra”. Nel giro di un paio di settimane, il suo manifesto ha ottenuto l’adesione di 240 persone da otto regioni e quindici diverse province. Oltre la metà proviene dal mondo della scuola e della formazione, ma non mancano persone comuni da casalinghe ad artigiani.

La docente parla di una “pericolosa proliferazione di proposte formative a sfondo militare”, ricordando anche altri appuntamenti simili a quello ghedese nel nostro Paese. L’indice è puntato sul Ministero, su una circolare che secondo la Londero “suona come un’ingiunzione dall’alto” più che un invito alla base.

L’obiettivo della lettera aperta è di fatto quello di stigmatizzare manifestazioni simili, in favore “di scuole di Pace – conclude la docente – coltivando con i ragazzi occasioni di solidarietà con chi vive in zone di guerra, di conoscenza del dramma della guerra e delle sue vittime, di progettazione di aiuti concreti per coloro a cui la guerra ha distrutto tutto”.