La sicurezza è al centro delle preoccupazioni delle associazioni iseane Legambiente basso Sebino, comitato pro ospedale e consorzio dei campeggiatori che questa mattina hanno consegnato in Comune le 201 firme raccolte con una petizione per chiedere un incontro sul quello che dovrà essere l’impianto di stoccaggio e produzione di idrogeno per la linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo.

“L’idrogeno è altamente esplosivo” scrivono i promotori, che chiedono garanzie di sicurezza. Ritengono infatti ingiustificata la creazione di questo sito su 3mila metri quadri di area verde in pieno paese, quando è in costruzione la nuova officina di Trenord a Rovato lontana da aree residenziali.

“I promotori dell’iniziativa hanno messo ai raggi X tutto il progetto, ricavandone pessimi risultati non solo per quanto riguarda la sicurezza – rincara la dose Legambiente – Dal progetto H2iseO risulta che i convogli saranno alimentati non con l’ idrogeno pulito, ma prodotto con gas metano di A2A e SNAM. Pertanto si tratterà di idrogeno non pulito (grigio) che prevede anche un notevole consumo di acqua”.