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Mancava solo l’ufficialità, che adesso c’è: anche Alessandro Lucà sarà candidato sindaco per la città di Brescia, sostenuto da una coalizione formata da Movimento 5 stelle, Unione popolare e Partito comunista.

In una nota, le tre anime parlano di una proposta “di radicale alternativa alle principali forze di centrodestra e di centrosinistra che hanno sino ad oggi amministrato”.

Un sistema politico che per la coalizione ha trascurato negli anni le fasce più deboli della popolazione, portando di fatto a un distacco dei cittadini dalla politica come emerso dalla scarsa affluenza alle urne.

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I temi principali? “La ricostruzione dei servizi pubblici sociali – scrivono – l’ambiente, devastato da un livello di inquinamento inaccettabile, la sanità, i diritti, la lotta alle mafie, il lavoro, la giustizia fiscale, la cultura, il coinvolgimento dei cittadini”.

Obiettivo comune delle tre anime di questa alleanza, il secco no all’invio di armi in Ucraina. “Riteniamo che solo attraverso la diplomazia e quindi con l’avvio di un tavolo per la pace possano cessare i massacri” concludono, sostenendo anche il disarmo nucleare della vicina base di Ghedi.

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Il Pirlo delle 6

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