Sono stati 5.105 i morti sulle strade della Lombardia dal 2010 al 2020. Sempre troppi. Un dato da tenere sempre fisso nelle mente, a maggior ragione in occasione della Giornata Mondiale e Nazionale del Ricordo delle Vittime della Strada (21 novembre).

Nel corso del 2020 in Lombardia si sono verificati 19.964 incidenti stradali che hanno causato la morte di 317 persone e il ferimento di altre 25.940. Ogni giorno durante il 2020 sono stati registrati in media 55 incidenti stradali, una persona è deceduta, mentre 71 sono rimaste ferite.

I dati sono stati illustrati in Regione durante la ‘Giornata Mondiale del Ricordo delle Vittime della Strada’ cui hanno partecipato l’assessore della Regione Lombardia alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale, Riccardo De Corato; il sottosegretario alla Presidenza con delega ai Rapporti con le Delegazioni internazionali, Alan Christian Rizzi; e Manuela Barbarossa, presidente dell’AIVIS (Associazione italiana vittime e infortuni della strada).

“Il fattore umano – ha detto De Corato – è causa primaria di incidentalità. È necessario, quindi, promuovere a scuola l’acquisizione dei giusti comportamenti che i ragazzi dovrebbero tenere in strada. E’ la cultura della prevenzione che bisogna diffondere per vincere la sfida di dimezzare gli incidenti stradali entro il 2030”.

“Regione Lombardia, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico regionale, – ha continuato De Corato – ha finanziato e promosso un progetto di educazione stradale nelle scuole secondarie di secondo grado (i numeri delle adesioni sono importanti. Hanno partecipato, infatti, 57 scuole, 435 docenti e 10554 alunni)”.

L’assessore, nel corso dell’intervento ha evidenziato alcuni dati ISTAT: “Nonostante il lockdown, nel 2020 i numeri dell’incidentalità stradale sono rimasti alti. Vogliamo tenere alta l’attenzione sul fatto che in Lombardia, dal 2010 al 2020, si sono spente sulle nostre strade ben 5.105 vite. Oltre a questi dati ricordo anche l’incidentalità dei monopattini. Areu dal 1 giugno 2020 ha registrato 868 richieste di soccorso in seguito a sinistri solo a Milano”.

“Il costo sociale totale per gli infortuni stradali con lesioni a persone è quantificato a livello nazionale in circa 17 miliardi di euro all’anno, pari all’1,1% del Pil nazionale, e più di 2,9 miliardi di euro in Lombardia”.

“Parlare di sicurezza stradale – ha ribadito il sottosegretario Rizzi – è necessario ogni giorno, proprio come fa AIVIS, per sensibilizzare enti, istituzioni e persone ad una consapevolezza diversa, a una cultura della prevenzione. Attraverso l’educazione stradale passano molti contenuti simbolici di solidarietà, di attenzione alla vita, di rispetto per se stessi e per gli altri, di consapevolezza”.

“In Italia – ha aggiunto Rizzi – sono previsti investimenti sia a valere sulle risorse nazionali che sul Pnrr per la messa in sicurezza, il contrasto e l’adattamento a cambiamento climatico della rete stradale, con una forte componente di ammodernamento tecnologico attraverso un sistema di monitoraggio digitale avanzato”.