Maurizio Tramonte rivela: “Non avrei problemi ad incontrare Manlio Milani”

“Non avrei alcun problema ad incontrare Manlio Milani” queste le parole rivelate da Maurizio Tramonte al proprio legale in cella. Una volontà, quella del 65 condannato in cassazione all’ergastolo per la strage di Piazza Loggia “perché non responsabile della morte di sua moglie”. Il 65enne padovano, ex collaboratore dei servizi segreti, solo una settimana fa era stato estradato in Italia dal Portogallo, luogo nel quale si trovava al momento dell’arresto avvenuto in prossimità del santuario di Fatima. Maurizio Tramonte ha parlato così dunque al suo legale nemmeno 48 ore dopo la sua estradizione. In Portogallo l’uomo era detenuto da sei mesi in seguito al passaggio in giudicato della sentenza al carcere a vita per la strage di Pazza Loggia del 28 maggio 1974. Il 65enne, apparso molto provato dalla detenzione, è rinchiuso dal 21 dicembre in isolamento nel carcere romano di Rebibbia. Il suo trasferimento in un altro penitenziario, scenario possibile come da richiesta fatta dallo stesso Maurizio Tramonte, non è ancora stato deciso.