
C’è anche il cuore bresciano dietro “leAcque”, la nuova rete che unisce Acque Bresciane, Padania Acque e AqA: le tre società pubbliche del servizio idrico integrato di Brescia, Cremona e Mantova. L’accordo, valido fino al 2030, punta a mettere in comune competenze e strategie per affrontare insieme le sfide del settore, mantenendo però l’autonomia giuridica di ciascuna azienda.
Per Brescia significa un rafforzamento del ruolo di Acque Bresciane, che già serve 113 comuni e oltre 600mila abitanti, e che ora potrà contare su una rete più ampia di laboratori, pianificazione infrastrutturale, sistemi digitali, progetti per l’efficienza energetica e impianti rinnovabili.
“La rete nasce per condividere risorse e strategie senza centralizzare, ma coordinando – ha spiegato Pierluigi Toscani, presidente di Acque Bresciane – È lo stesso approccio che abbiamo messo in campo con Water Alliance per affrontare le sfide del servizio idrico”.
Il nuovo network serve complessivamente 276 Comuni e 1,2 milioni di abitanti gestendo 9.000 chilometri di acquedotto e 7.000 di rete fognaria. L’obiettivo è migliorare il servizio ai cittadini, abbassare i costi e aumentare la capacità di investimento, in un momento in cui anche i cambiamenti climatici e la crescita demografica pongono sfide sempre più urgenti.
Per la provincia di Brescia – già al centro di grandi interventi sull’acqua, dal Garda al sistema dei depuratori – “leAcque” rappresenta un passo avanti verso un servizio idrico più solido, moderno e coordinato.