Neve in abbondanza: oltre 80 cm in provincia. Rischio valanghe

Un accumulo di neve oltre gli 80 centimetri al Tonale. Stessa cosa al Gaver e sul passo Maniva. La neve caduta abbondante nelle scorse ore ha creato non pochi problemi alla circolazione e alle stazioni sciistiche bresciane. L’aumento dell’accumulo della neve fresca ha inevitabilmente aperto il fronte al rischio valanghe. L’allarme è scattato nella notte mettendo in azione la macchina collaudata dei controlli da parte degli uomini della Protezione Civile e del Soccorso Alpino. Il pericolo incombente di distacco di masse di ghiaccio riguarda in particolar modo il passo del Bazena e quello del Gaver. Ieri sera sono state chiuse le strade provinciali 345 – da Campolaro fino al Bazena – e la 669 – dalla località Val Dorizzo al Gaver. Una volta isolate le zone delle operazioni da questa mattina è iniziata la messa in sicurezza dei versanti più instabili. Il piano di emergenza e prevenzione destinato a rimuovere le enormi masse di neve pericolanti potrebbe essere rallentato dalle difficili condizioni meteo. Il distacco controllato dei blocchi di ghiaccio promosso sotto l’egida della Provincia verrà eseguito secondo un protocollo consolidato. La prima fase prevede un sopralluogo aereo che dovrà individuare i punti di pericolo, dove saranno eseguiti appena possibile i distacchi artificiali della neve con il sistema Daisy bell: una apposita campana, agganciata al gancio baricentrico dell’elicottero, nella quale viene convogliata una miscela esplosiva di idrogeno e ossigeno che innesca un’esplosione controllata. La detonazione genera un’onda d’urto in grado di provocare il distacco di una eventuale massa nevosa debolmente consolidata. Si tratta di un sistema già sperimentato più volte in passato, soprattutto sul versante del Gaver da sempre in ostaggio del pericolo valanghe.