“L’obbligo del Pos imposto anche alle rivendite di prodotti tassati alla fonte, come sigarette e valori bollati, costituisce un inspiegabile aggravio”. Sono parole di Federico Freni, sottosegretario del Ministero di Economia e Finanza in merito all’entrata in vigore delle sanzioni per chi non accetterà, dal 30 giugno, pagamenti con il pos.

Iin questo senso sembra che, a poche ore dall’entrata in vigore della norma, il Governo abbia accolto come raccomandazione un ordine del giorno presentato dall’onorevole Mauro Rotelli di Fratelli d’Italia per impegnare lo stesso Esecutivo a “esonerare chi esercita attività di commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici dall’applicazione della normativa in materia di sanzioni per mancata accettazione dei pagamenti elettronici” o almeno rinviarne l’entrata in vigore fino all’originaria data del primo gennaio 2023.

La politica quindi sembra che, sul filo di lana, abbia voluto provare a mette un tampone anche alla luce delle tante critiche ricevute da categorie come i tabaccai. Una situazione quindi in divenire.