Omicidio Manuela Bailo: Ospitaletto e Nave sotto shock

Due paesi sotto shock. Due comunità ferite in maniera diversa da una vicenda che ancora aspetta di essere chiarita del tutto. Sono le comunità di Ospitaletto e di Nave ad essersi risvegliate questa mattina nell’incredulità di quanto accaduto ieri, del ritrovamento del corpo senza vita di Manuela Bailo e della confessione ancor più sconcertante di Fabrizio Pasini. Ospitaletto cittadina che ha visto domenica sera l’arresto di Fabrizio Pasini al civico 47 di via San Giacomo. I lampeggianti delle volanti hanno illuminato una tranquilla serata di agosto. In pochi o quasi nessuno ha capito immediatamente cosa stesse accandendo. Fabrizio Pasini ad Ospitaletto si era trasferito appena sposato con la moglie nel lontano 98′. Poi sono arrivati i figli, un ragazzo di 17 anni ed una ragazza di 15 anche loro rimasti attoniti all’arresto del padre. Amici, conoscenti, vicini di casa si dicono increduli per quanto avvenuto anche a poche centinaia di metri, nella casa della madre, teatro dell’omicidio. A Nave invece sono le lacrime a bagnare l’asfalto caldo e torrido di agosto. Sono quelle di una comunità intera che piange la scomparsa di una ragazza ben voluta da tutti. Per sabato giorno del funerale di Manuela Bailo sarà lutto cittadino. Così ha proclamato il sindaco Tiziano Bertoli. La famiglia Bailo si è chiusa nel dolore dietro alla porta di casa in via Santa Chiara. Una ragazza solare molto legata alla famiglia hanno raccontato gli amici, impietriti davanti a tanta crudeltà che ha strappato alla vita Manuela. Alla Uil di Brescia dove Fabrizio Pasini lavorava intanto tutti unanimi nel condannare l’assassino chiedendo l’immediata espulsione del collega.