A nove mesi e mezzo dall’arresto dell’indagato l’inchiesta non è ancora chiusa. In carcere con l’accusa di omicidio per gelosia e perchè non accettava lo stile di vita occidentale della moglie rimane Abdelmjid El Biti. Il giallo di Souad Alloumi, la 29 enne marocchina sparita da quella drammatica notte da via Milano non è ancora stato risolto completamente.

Nonostante il corpo della donna non sia stato ancora trovato a El Biti vengono contestati i reati di omicidio premeditato e la soppressione del cadavere. Nella ricostruzione accusatoria c’è un elemento che ricopre un ruolo di fondamentale importanza: si tratta delle riprese della telecamera del sistema di videosorveglianza del bar «Le Rose», in via Milano.

La telecamera situata nella corte della palazzina in cui viveva Souad Alloumi con i figli, ha ripreso quanto accaduto la notte della scomparsa. In particolare alle 4,45 precise si vede El Biti trascinare a fatica un borsone verso l’uscita della corte.

Secondo il tribunale del Riesame: «dalla visione delle immagini ben può sostenersi che il contenuto dell’involucro sia un corpo umano come “rannicchiato». Ora la difesa potrà visionare gli atti a sostegno della tesi accusatoria e decidere se, entro una ventina di giorni, chiedere che El Biti venga interrogato.

Al pm spetterà la decisione in merito alla richiesta di rinvio a giudizio.