Le armi legalmente detenute nel 2018, hanno ucciso più di mafia e rapinatori. È quanto emerso dalla comparazione tra i dati sui delitti denunciati dalle forze di Polizia all’autorità giudiziaria, pubblicati dall’Istat, e il numero di omicidi con armi registrate, elencati dall’Osservatorio permanente sulle armi leggere. l’Opal di Brescia.

Nella tabella Istat si legge infatti, che sia gli omicidi volontari commessi a scopo di furto o rapina, che quelli di tipo mafioso, insieme raggiungono 31 casi. Ben 18 casi in meno dei 49 omicidi volontari con armi legalmente detenute.

I numeri presentati dall’Istat forniscono inoltre un’altra informazione che Giorgio Beretta, analista di Opal, mette in evidenza: Dal 2006, sia gli omicidi mafiosi che quelli per furto o rapina sono ai minimi storici. Un allargamento delle maglie sulla detenzione di armi come quello favorito dalla legge sulla legittima difesa quindi, non è giustificato.

Inoltre, secondo i dati dell’istituto Eures, nel 2018 sono stati 65 i casi totali in cui si è ucciso con arma da fuoco, il 40% del totale.