Un sindaco in manette, due assessori ai domiciliari indagati in stato di libertà. Si tratta dell’ennesima vicenda giudiziaria a scuotere la Valcamonica. In manette con l’accusa di turbativa d’asta è finito il sindaco di Paspardo Fabio De Pedro, in stato di libertà ma indagati risultano essere il vice sindaco Caterina Dassa e l’assessore Aristide Salari. Al centro della contesa giudiziaria c’è la riqualificazione energetica del comune di Paspardo con un appalto del valore di 224 mila euro. In particolare sotto accusa è la suddivisione in lotti funzionali non autonomi dei nove messi a disposizione dal comune di Paspardo. Una scelta volta, secondo gli inquirenti, a far si che la lottizzazione fosse presa da aziende locali. Da qui è nata l’inchiesta della Procura con il sostituto procuratore Ambrogio Cassiani a chiedere l’arresto del primo cittadino di Paspardo.